Etica Hacker
L’etica hacker è una nuova etica emersa (e applicata) dalle comunità virtuali o ‘cyber communities’ (ma non esclusivamente). Uno dei suoi grandi mentori è il finlandese Pekka Himanen.
Etica hacker è una frase ormai sulla bocca di tutti, dal giornalista all’ “esperto” passando per sociologi e massaie. Questo ha portato con il tempo ad uno svilimento e ad una massificazione dei concetti che stanno alla base di queste semplici parole.
Il concetto più caro agli hacker è quello della condivisione del sapere: in un mondo sempre più dominato da logiche di business, l’ hacker è convinto che i prodotti dell’ ingegno umano debbano essere a disposizione di tutti.
Per l’ hacker le cose più importanti sono risolvere i problemi divertendosi, stando insieme, sfuggendo a logiche gerarchiche, condividendo onori, oneri e conoscenze, superando collaborativamente i limiti personali.
Primo Moroni a questo proposito parlava correttamente e con grande finezza della “socializzazione dei saperi senza fondare potere”.
(http://guide.debianizzati.org/index.php/Etica_hacker)